|
Adoro le città di mare: quella certa decadenza, l'odore di umido dei vicoli, i colori, l'aria, la gente. Il genovese è un po' burbero, ma alla fine non lesina su nulla. La città vecchia e quella nuova sono proprio spaccate in due. Anche la sopraelevata sul porto è una di quelle stramberie della viabilità che ha comunque il suo fascino.
Dove vogliamo mangiare oggi?
Anche questo non è certo un problema in Italia.
Questa volta abbiamo scelto il ristorantino di Eataly: cose di primissima qualità, a prezzi onesti e contenuti, tutta sostanza senza eccessi. Direttamente sul porto vecchio, all'ultimo piano di uno stabile d'epoca con interventi moderni.
La vista dall'alto è spettacolare, e siamo al tramonto. Il "Pescato del giorno con erbe in umido" è eccellente.
Finito di mangiare si lascia il posto a qualcun altro e si gironzola per i bancali intorno, cercando le specialità Eataly da portar via...
Ci imbattiamo nelle famose gelaterie GROM e decidiamo di finire in bellezza. In realtà non riscontriamo alcuna eccezionalità: al contrario, gli storici gelatai friulani che dal '900 emigrano dalle nostre prealpi per aprire gelaterie nell'Europa del nord, potrebbero fare scuola!
I contrasti tra la vecchia Genova dei vicoli, quella delle grandi piazze neoclassiche e quella del porto, sono veramente incredibili.
Al tramonto è consigliabile spostarsi nuovamente verso il porto: è l'ora in cui le luci si riflettono nell'acqua. I numerosi locali si riempiono per l'aperitivo, gli esseri umani riacquistano la loro dimensione soft e passeggiano con i cani al guinzaglio. E' bello sedersi a respirare il salso marino, tra una buffa riproduzione dei Blues Brothers che mi guardano e un veliero che sbatte le sue gomene alla risacca.
Commenti
Posta un commento